Pensiero critico

Cos’è il pensiero critico? Perché se ne parla?
Cominciamo dall’inizio: pensiero dal latino pensum che indicava la quantità di lana pesata attribuita alle filatrici in epoca romana. Aveva quindi un’accezione concreta. Infatti solo successivamente venne esteso l’uso della parola alla meditazione o riflessione su una questione.
Oggi è il secondo, il significato che diamo a questa parola: pensiero.
Aggiungendo la locuzione “critico” diventa una soft skill. Cioè una qualità intangibile che oggi molte aziende ricercano nei loro candidati e collaboratori.
Ma cos’è allora il pensiero critico? La capacità di raggiungere un giudizio attraverso dei processi di valutazione, analisi ecc. La capacità di avere una propria opinione al di là del senso comune. Esempio: se tutti dicono che è giusto lanciarsi con il paracadute per provare almeno una volta nella vita questa esperienza, usare il pensiero critico significa valutare tutte le variabili possibili al fine di creare un proprio pensiero. Pensiero che potrà collimare con il pensiero comune ma anche essere divergente. In fondo mica tutti si lanciano con il paracadute, anche se molti lo fanno!!!
Non si tratta di avere ragione o torto su una questione ma semplicemente di usare tutte le informazioni a propria disposizione, sforzarsi di cercare oltre alle nozioni più facilmente reperibili e creare una propria convinzione. Convinzione che sarà in noi rafforzata proprio per le ricerche profonde che abbiamo fatto per crearla.
Cosa ne pensi? Credi di usare il pensiero critico? Commenta per primo 😉