“Sei debole solo se ti convinci di esserlo”

E’ la seconda volta in un mese che sento questa frase in due film diversi e, come faccio d’abitudine, quando qualcosa mi colpisce la uso per scriverci un nuovo articolo 😉
Quante volte guardando film ti rendi conto che vengono detti ed espressi concetti molto forti che ti fanno pensare, magari non consciamente ma inconsciamente si! Beh, per me ogni parola, ogni frase, ogni azione generano una serie vorticosa di pensieri. Alcuni vengono poi trasformati in articoli, altri restano solo miei e magari un giorno li userò!
Ora mi concentro su questa frase, perché due volte nel giro di un mese significa che per me risuona qualcosa. Quanto spesso tu ti dai attenzione? Te lo chiedo perché le parole, le azioni risuonano in noi perché qualcosa già ci appartiene, perché qualcosa ci tocca nel profondo. Sta solo a te capire cosa.
A me è risuonata questa frase il 5 febbraio e ieri 1 marzo. Coincidenze? Chissà…
Cos’è la debolezza? Riguarda il fisico? Riguarda la mente? Cos’è e su cosa impatta è diverso per ognuno di noi.
Nelle convinzioni comuni essere debole viene interpretato come un’incapacità a fare qualcosa di fisico, nella maggior parte dei casi. Ma anche a livello mentale la debolezza viene intesa come un’inabilità nel gestire situazioni emotivamente complesse. Spesso usiamo questa parola (debolezza) in termini offensivi senza renderci conto del peso che possono avere le nostre parole (clicca qui per l’importanza delle parole) ma possiamo immaginarne anche un uso diverso. Vai all’ultima volta che hai pensato che qualcuno fosse debole, perché l’hai fatto? Cosa ti ha portato a quella singola “etichetta” identificativa? Anni fa essere gentili era considerata una debolezza ad esempio, ma forse ancora oggi qualcuno lo pensa.. e tu, cosa ne pensi?
Se cerchi nel dizionario la parola debolezza ancora oggi viene identificata come l’incapacità a usare uno o più muscoli. Quindi parliamo esclusivamente di piano fisico. Ma se aggiungi nella tua ricerca la parola “mentale” quello che scopri è che la debolezza mentale viene associata ad un sovraccarico di impegni ed attività (quindi restiamo sempre sul piano fisico 😉 ) che porta l’individuo ad essere esausto e privo di energia.
Pertanto la convinzione comune relega la debolezza a qualcosa legato ad azioni concrete che non si riescono a svolgere.
Quando io sento la frase “Sei debole solo se ti convinci di esserlo” penso invece a tutt’altro. Per me la debolezza non è nè buona nè cattiva. E’ uno stato in cui viviamo, così come viviamo la gioia o il dolore. E solo contestualizzandolo nella nostra vita, senza giudizio, riusciamo ad accettarla questa sensazione e a evitare di esserne sopraffatti! Accetta chi sei ora!
Cosa ne pensi? Scrivilo nei commenti, ti rispondo personalmente!
la tua lifecoach saraisabella
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Sempre di più col passare degli anni associo la parola debole ad una condizione di incapacità mentale…non fisica, a volte la associo con tenerezza a qualche tipica caratteristica delle persone a cui voglio bene o che mi circondano.
Ho vissuto quasi l’intera giovinezza sentendomi non all’altezza, inadeguato..fuori dagli standard…e mi sentivo debole…oggi che sono adulto mi sono reso conto che in realtà quello che mi faceva sentire inadeguato erano i miei punti di forza…quelli che oggi mi fanno sentire un passo avanti a chi mi precedeva o credevo mi precedesse…il momento esatto dove ho cominciato a capire è quando mi è stato offerto il primo step di carriera il primo reparto da gestire da responsabile, ero impaurito e credevo di non essere preparato ma dopo qualche settimana mi sono detto “ma io questa cosa la so fare”