Perché mi sono interessata alle neuroscienze

Foto di Sabine Zierer da Pixabay
I miei studi nel mondo delle neuroscienze sono nati quando ho approcciato il primo corso di neuro marketing. Era il 2017.
In quel corso ho potuto imparare e scoprire come il nostro cervello sia impattato dalla realtà che ci circonda, come sia possibile plasmarlo a nostro piacimento e come, molto spesso, queste tecniche siano usate per fini poco etici quindi con la manipolazione.
C’è differenza tra manipolazione e persuasione?
Chi persuade lo fa perché desidera un sincero beneficio comune.
Chi manipola lo fa perché aspira al suo tornaconto personale..
La linea di confine è molto sottile perché chi stabilisce che ci sia un beneficio comune? Tu o anche l’altra/le altre persone?
Come sempre vale la regola d’oro “fai agli altri ciò che vorresti venisse fatto a te”. Nel peggiore dei casi tu non ti vorrai mai fare del male quindi, seguendo questo assioma, la persuasione diventa un’azione positiva.
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Ma torniamo a bomba!
La disciplina delle neuroscienze rappresenta un ambito variegato e multidisciplinare, che include la biologia, le scienze psicologiche, la neurologia, l’anatomia, la fisiologia, etc. quindi è una scienza multidisciplinare in continuo fermento e in continua fase di ricerca.
A parlare, o meglio ad approcciarsi alle neuroscienze, è stato Alcmeone di Crotone, il quale, dopo aver scoperto i nervi ottici nelle sue dissezioni, iniziò a pensare che il cervello fosse il luogo nel quale risiedevano i pensieri e le sensazioni. Era il V secolo a.C. Alcmeone, filosofo, medico e naturalista greco vissuto nel sec. VI a. C.; figlio di Piritoo e probabilmente discepolo di Pitagora, sarebbe stato il padre dell’anatomia umana. A lui si attribuiscono anche la scoperta dei nervi ottici e della tromba di Eustachio, anche se è solo nel XVI secolo venne “scoperta” da Bartolomeo Eustachi – anatomista.
Questo papiro per dire cosa? Che le neuroscienze sono talmente correlate con tutte le altre scienze del nostro corpo che sono oggetto di studio da millenni.
Oggi cosa c’è di nuovo? Oggi gli sviluppi sono rendere tangibili queste scoperte, renderli dati utili per migliorare la propria qualità di vita, rendere concrete le motivazioni che ci fanno ascoltare in un modo o vedere in un altro.
Ed ecco perché il mese scorso ho concluso un ulteriore percorso di studio e formazione in questo ambito. Perché le neuroscienze oggi sono realtà tangibile attraverso degli strumenti ad hoc che misurano chi siamo, come apprendiamo, che caratteristiche neurofisiologiche abbiamo e soprattutto come queste caratteristiche che ci rendono unici, possano essere migliorate e permetterci di vivere una vita appagante.
Anche solo conoscere se il tuo interlocutore ha l’emisfero dominante sinistro o destro ti permette di avere una qualità di conversazione (e perché no anche di affari) migliore. Non sempre siamo circondati o troviamo persone che sono simili a noi e con cui è più semplice comunicare, perché le varietà di persone nel mondo – secondo le ricerche neuroscientifiche condotte sino ad oggi – sono distribuite in 16 profili. Alcuni sono più “popolati”, altri meno. Ma in ogni caso anche se appartieni allo stesso profilo di un’altra persona questo significa solo che hai le stesse dominanze sensoriali e non che pensi-agisci-sei flessibile come gli altri del tuo gruppo.. Perché per questo entrano in gioco altre sfaccettature che sempre le neuroscienze hanno reso tangibili dopo anni ed anni di ricerca.
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Ho scelto di approfondire questo argomento perché oggi uso queste conoscenze (attraverso un assessment) che ti permettono di comprendere quanto sei neuro-agile e agire di conseguenza con dei percorsi studiati apposta per accrescere le tue performance. Seguire questi nuovi percorsi di benESSERE ti cambia la vita davvero.
Un parziale esempio di un mio coachee che ha migliorato in 3 mesi uno dei suoi driver passando da 20/100 a 60/100 !!!
la tua neuro & life coach saraisabella
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