L’uomo e la bicicletta: sai valorizzarti?
L’uomo afferra ciò che può per andare oltre al coraggio ma invece, è ciò che può afferrare che va al di là del suo coraggio.
Le PERSONE, che sono i tuoi collaboratori o i tuoi colleghi, oggi soffrono. E’ una parola un po’ forte ma è questo che sento ogni giorno visitando le varie aziende.
Soffrono perché non si sentono gratificati, soffrono perché il lavoro che immaginavano di fare non lo fanno, soffrono perché le loro idee non vengono considerate..insomma sono infelici.
Eppure ogni giorno passano almeno 8 ore del loro tempo nell’Azienda. Più il tempo dei trasferimenti..diciamo che passano dalle 8 alle 14 ore tra lavorare, raggiungere il lavoro e pranzare.
Le nostre giornate sono composte da 24 ore. Dalle 6 alle 8 le passiamo a dormire. Sommate alle precedenti restano a disposizione per i propri passatempi e per la propria famiglia dalle 10 alle 2 ore. 2 ore è sicuramente il tempo più risicato ma questo spiega molti comportamenti anomali della società che viviamo. Malcontenti, stress, depressione, stanchezza, insoddisfazione.
Ora le domanda sono:
- quante ore del tuo tempo le dedichi a fare quello che davvero ti piace?
- cosa voglio ottenere da questo lavoro?
- dove voglio arrivare?
L’uomo funziona come una bicicletta. L’ho recentemente letto nel libro “Psicocibernetica” di M. Maltz.
Una similitudine interessante che prosegue dicendo che fino a quando sei in movimento (cioè hai un obiettivo chiaro da raggiungere) e quindi in equilibrio, resti in piedi, o meglio le ruote girano e avanzano. Ma quando ti fermi (quindi hai raggiunto la tua meta e non ne hai un’altra chiara) l’equilibrio non si mantiene più.

Foto di Sabine Zierer da Pixabay
Non c’è da meravigliarsi che poi ne sei scosso!
Senza scopi agiamo come in un circuito chiuso, ci sentiamo persi e senza un punto da raggiungere. C’è sempre uno scopo e quando ti dici che “non ne vale la pena di vivere, di continuare” ti stai solo dicendo che non hai alcuno scopo che ti interessi davvero.
Decidi cosa vuoi, prendi la mira, traccia il percorso e PERSEGUILO.
Sii proteso al futuro e dimenticati del passato. Lo dice la parola stessa: è passato. Lotta per il tuo scopo e ancor di più per qualcosa di più generale in cui ti puoi identificare, purché tu lo voglia davvero!
“Hai fatto del tuo meglio e io sono stato un buon soldato!”
Pensi che questa frase si possa applicare anche al tuo Team e ai tuoi collaboratori? Fai e facciamo del nostro meglio in quello che è il nostro lavoro quotidiano?
Riusciamo ad ascoltare chi lavora con noi e a percepire se ci sono aree su cui poter “fare meglio” o “cambiare” a beneficio del Team?
Sono domande semplici che però ognuno di noi dovrebbe farsi ogni sera prima di spegnere la luce e chiudere la porta al lavoro che fa. Poi, si possono applicare anche alla vita privata, perché quando vivi secondo uno scopo allora lo riesci ad applicare in ogni settore della tua vita.
Parlo di settori perché ogni tanto si incontrano persone che a gran voce dicono di essere capaci di “lasciare fuori dal lavoro” le faccende private e viceversa.
Credi sia davvero sano essere persone diverse a seconda del contesto in cui vivi? Forse essere diversi, o meglio sapersi rapportare in modo diverso a seconda dei contesti, è meglio per la tua vita. Lasciare a casa i pensieri o lasciare in ufficio i pensieri non fa altro che creare aree di stress in ogni aspetto del tuo vivere.
Ascoltare prima di tutto te stesso ti aiuta a capire cosa ti infastidisce o cosa ti piace in ciò che sei e fai. Al contempo ti permette di capire come e cosa fare se c’è qualcosa che puoi modificare per rendere migliore ogni attimo.
Per non sembrare retorica ti propongo un esercizio che può semplificarti l’applicazione di questo post.
Finita la tua giornata dedica i 5 minuti finali a un attimo di raccoglimento e riflessione. Spunta le attività fatte (questo prevede che tu al mattino faccia una “to do list”), riporta al giorno successivo quello che non sei riuscito a completare. Evita di dirti che non sei stato in grado di rispettare gli impegni perché potresti aver avuto degli imprevisti che ti hanno rallentato la corsa. Complimentati con te stesso per quanto hai realizzato.
Fallo ogni sera. 5 minuti sono sufficienti. Ti faranno uscire dal lavoro con uno spirito diverso, più leggero e allo stesso tempo libero dal “dovevo fare anche questo..e non ci sono risciuto..”
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